Come sopravvivere alla quarantena: serie tv

Dopo il momento bibliofilia, è arrivato anche il momento “finisco tutto il catalogo Netflix e Prime Video. E se ho tempo anche Infinity”.

Parliamo di Netflix:

Sex Education: Se non avete avuto occasione di recuperarlo fino ad adesso, questo è il momento buono. Una delle poche serie che tratta di problematiche vere senza sembrare artefatto. Il protagonista è Otis, un adolescente con una madre sessuologa di fama nazionale. Per tutta una serie di coincidenze, si ritroverà a gestire una “clinica” per consulenze sessuali e sentimentali nella sua scuola, insieme a Maeve. Alcuni colpi di scena della terza stagione un po’ citofonati, ma va bene così. Dopo il lavoro egregio per costruire un cast diversificato, che rappresentasse tutti senza sembrare accondiscendente, è già un successo. Molto apprezzata la scena dell’autobus e del supporto tra donne.

Skam Italia: Remake della serie norvegese Skam, la verisone italiana segue la vita di un gruppo di adolescenti romani. La prima storia seria, imparare ad amarsi, crescere. Sembrerà una banalità, ma non ci sono tante serie, soprattutto in Italia che riscano a tratta così bene la sessualità e la malattia mentale. Dove si rischierebbe di cadere in facili cliché, Skam riesce a reggere bene e a fornire spunti di riflessione. Non dirò altro, altrimenti rischio spoiler. Dirò solo che la mia stagione preferita è la seconda è che qui c’è l’intervista a Pietro Turano che ho realizzato con la mia amica Vittoria per Radioluiss.

 

Avatar la leggenda di Aang: In un mondo immaginario dove ci sono quattro popoli, ciscuno con un potere legato ai quattro elementi, il dodicenne Aang scopre di essere l’ultimo dominatore dell’aria. Avrebbe dovuto scoprirlo molto dopo, ma i saggi del tempio ritengono che i tempi siano maturi. Cento anni dopo, durante i quali Aang è rimasto i uno stato di animazione sospesa, la nazione del fuoco decide di iniziare una guerra per conquistare il mondo. Aang, insieme ai suoi amici Katara e Sokka, e al suo bisonte gigante Appa deve riportare l’equilibrio nel mondo. No, non è il film brutto del 2010, è una bellissima serie animata.

Ultimo, ma non meno importante: STUDIO GHIBLI. L’adattamento in cannarsiano non vi deve fermare dal vederlo. Vedete i film in giapponese con i sottotitoli, ma non privatevi di questi capolavori. In particolare della Città Incanta, il mio vicino Totore e, quando ci sarà, il Castello errante di Howl.

Per quanto Prime Video consiglio:

La Fantastica Signora Maisel: Miriam “Midge” Maisel è una ragazza ebrea di buona famiglia nella New York degli Anni Cinquanta. Ha una famiglia apparentemente perfetta, un marito con una carriera e un appartamento da sogno. Ogni giovedì sera accompagna il martio, che si esibisce come stand up comedian di serie Z. Diligentemente prende appunti per dargli suggerimenti che lui non è in grado di mettere in pratica. Quando però il marito la lascia per la segretaria, Midge scoprirà di essere lei il vero talento comico della famiglia. Così, da mogliettina perfetta prenderà in mano la sua vita e si trasformerà in una donna che vuole fare la stand-up comedian. Inutile dire che non sarà per niente facile. Midge scoprirà a sue spese cosa significa essere una giovane donna divorziata in un mondo in cui le donne possono essere solo mogli e madri. Il tutto con leggerezza e con dei pazzeschi colori pastello. Bello, bello, bello. Ci sono tre stagioni da 8 episodi. Divertitevi.

 

Carnival Row: Volete un polpettone fantasy, magari con Cara Delevigne nei panni della fata e Orlando Bloom detective per riscuotere facili consensi? Avete trovato la serie perfetta. In un mondo dove insieme agli umani vivono esseri magici considerate creature inferiori, un assassino trama nell’ombra e commette crimini efferati. Sarò sincera: non è la miglior serie della vita. L’idea è carina, ma alcune parti potevano essere gestite meglio. Tuttavia, la mia passione per i polpettoni fantasy è irresistibile. Non giudicatemi.

Dr. House Medical Division: Tolto “his liver is failing” e “his kidneys are failing” è una signora serie. Andando avanti emergono delle dinamiche molto interessanti che ai più, che come me lo hanno guardato la prima volta su Italia 1 nel lontano 2005, probabilmente sono sfuggite. Avete tempo, usatelo bene.

 

 

Scrubs: Non penso ci sia bisogno di presentazioni. In un momento così incerto ed ansiogeno una serie confort-zone può solo fare bene.

Friends: non dico niente, fate voi.

Fatemi sapere cosa guardarete.

A presto,

B.

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